Genitori meno imposte uguale: pagano i bambini

Questo è lo scotto della fine delle democrazia in questo paese. Mi piacerebbe sapere quali sono i commenti dei lettori e dei concittadini. Io porterei personalmente i miei figli a casa del sindaco che ha vietato loro il parco giochi.

Il sindaco di San Germano ha deciso di adottare questo metodo barbino, giustificandosi con un: le imposte servono a finanziare i servizi e chi non le paga non ne ha diritto. Peccato che di quei servizi non usufruiscono i bambini. O, meglio, non sono loro ad evadere Tari o Tasi. Intanto, però, per questo weekend molte famiglie non potranno portare i loro figli al parco.

È il caso di dire che le colpe dei padri ricadono sui figli. E come la mettiamo con nuclei famigliari non abbienti? Come dichiara Il Giornale: Tra le famiglie a cui è stato sospeso l’ingresso al parco giochi ci sono molti nuclei di origine marocchina.

Il Giornale l’ha definita “necessaria”, tra virgolette. Libero l’ha definita clamorosa. E noi siamo sempre più convinti che centomila euro di buco nelle casse comunali non si recuperano così. È un diritto inderogabile, inamovibile, irremovibile che i bambini del mondo possano frequentare parchi pubblici indipendentemente dalle disponibilità economiche dei genitori, dal colore della loro pelle. Solito abuso di un alto funzionario pubblico? Invece di pensare a certe contromisure azzardate sarebbe bene che il sindaco di San Germano pensi a come rendere più appetibili i servizi nella sua amministrazione.

Ho letto questa notizia su agi.it: Di fronte a questa grave ingiustizia la Federconsumatori, attraverso il suo Osservatorio sulle Famiglie, è a disposizione dei cittadini lesi da tale provvedimento, per offrire informazioni sui propri diritti e tutela, anche di carattere legale. – traggo un sospiro di sollievo.

da ilgiornale.it

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