Le opere incompiute dal 2014

Stamane, un servizio del TG5 ha di nuovo riportato alla luce un problema annoso: le opere incompiute in Italia sono arrivate a quota 868 nel 2014. Circa duecento in più rispetto all’anno precedente. Ora, quello che sostengo, e che tutti voi sosterrete alla stessa maniera, è quanto segue: il nostro paese è il più bello del mondo. E sto fermandomi solamente all’ambito paesaggistico. Uno spreco di quattro miliardi – cifra stimata dalle associazioni dei consumatori – per deturparlo? E lo spreco non è concentrato al sud. È a macchia di leopardo in tutte le regioni. “Queste infrastrutture sono già costate in media 166 euro a famiglia, e per portarle a compimento servirebbero altri 1,4 miliardi di euro – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Risorse sottratte alla collettività costretta a finanziare dighe progettate negli anni ’60 e poi lasciate in stato di abbandono, porti inaugurati e mai utilizzati, strade che non portano in nessun posto perché lasciate a metà, strutture inutilizzate a causa degli elevati costi di gestione”.

Sembra un po’ una parodia del Governo Renzi, un governo incompiuto. Un governo che ha, sì, aumentato i controlli sugli appalti, ma che cambia costantemente i suoi ordini del giorno. Un insieme di iter, quali quello sulla stepchild adoption, che sembra utile a farci perdere tempo. E soldi. Un governo solido è un governo di una parte politica eletta, non posta lì da poteri più forti del popolo. Un governo solido è un governo che riesce a fare ciò che dice. 

Dalle leggi alle opere ingegneristiche. campo_polo_giarre_N

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